La recente riforma della Legge 104/1992, arricchita dal Decreto Legislativo n. 62/2024, introduce importanti novità per i caregiver familiari, ovvero coloro che prestano assistenza continuativa a persone con disabilità. Queste misure mirano a migliorare la conciliazione tra vita lavorativa e cura, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto, esperta del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale, restano ancora insufficienti per rispondere pienamente ai bisogni delle famiglie coinvolte.
📌 Le principali novità
- Permessi retribuiti aggiuntivi Dal 1° gennaio 2026, saranno disponibili ulteriori 10 ore mensili di permesso retribuito per i caregiver. ➤ Fonte: Decreto Legislativo 62/2024, art. 6
- Congedo non retribuito fino a 2 anni È previsto un congedo fino a 24 mesi, senza retribuzione ma con conservazione del posto di lavoro e accesso prioritario al lavoro agile. ➤ Fonte: Decreto Legislativo 62/2024, art. 7
- Accesso prioritario allo smart working I caregiver avranno diritto preferenziale al lavoro agile, riconosciuto come strumento fondamentale per conciliare assistenza e attività lavorativa. ➤ Fonte: Corte di Giustizia UE, causa C-350/21
- Riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile Entro novembre 2026, sarà adottato un nuovo modello bio-psico-sociale che supera l’approccio medico tradizionale. ➤ Fonte: Decreto Legislativo 62/2024, art. 4
⚠️ Criticità e limiti
- Platea dei beneficiari ristretta I permessi retribuiti sono attualmente riconosciuti solo ai lavoratori che assistono figli minorenni con patologie oncologiche o invalidità ≥74%. ➤ Fonte: Legge 104/1992, art. 33
- Esclusione dei figli maggiorenni Nonostante l’assistenza spesso continui per tutta la vita, i genitori di figli maggiorenni con disabilità non rientrano tra i beneficiari.
- Iter burocratico complesso L’accesso ai benefici richiede una percentuale di invalidità civile superiore al 33%, ma le famiglie lamentano tempi lunghi e procedure farraginose. ➤ Fonte: INPS, Circolare n. 39/2024
🧠 Verso un nuovo modello di valutazione
Il nuovo approccio bio-psico-sociale, previsto dal d.lgs. . 62/2024, aggiornerà le tabelle di valutazione per patologie come:
- Autismo
- Sclerosi multipla
- Diabete mellito tipo 2
- Cardiopatie
- Broncopatie
- Artrite reumatoide
- Malattie oncologiche
Questo modello considera non solo la condizione medica, ma anche l’impatto sociale e psicologico della disabilità.
💼 Inclusione lavorativa e cultura aziendale
L’avvocato Gatto sottolinea l’importanza di promuovere una cultura organizzativa inclusiva, che riconosca il valore del caregiver e favorisca la conciliazione tra lavoro e assistenza. Le aziende e le pubbliche amministrazioni sono chiamate a superare il mero adempimento normativo e a investire in politiche realmente inclusive.
📚 Riferimenti normativi e fonti
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104 – “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”
- Decreto Legislativo 4 aprile 2024, n. 62 – “Riordino della disciplina in materia di disabilità”
- INPS – Circolare n. 39/2024
- Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Sentenza C-350/21
- Intervista ad Alessia Maria Gatto, Sanità Informazione, settembre 2025
Per ulteriori informazioni o assistenza nella compilazione delle domande per i benefici previsti, i soci in regola con il tesseramento possono rivolgersi ai nostri patronati gratuitamente inviando la richiesta all’indirizzo segreteria@assistenteidea.it , oppure alle sedi territoriali di Anffas o consultare il sito ufficiale dell’INPS: www.inps.it
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